I consolati statunitensi in Italia stanno adottando una linea più dura e gli italiani vengono bocciati a ripetizione nel visto per studenti. In realtà non si tratta di una modifica alle condizioni del visto, quanto un ritorno agli standard originali che ne regolano la concessione.
Il visto per studenti, anche denominato F1, è stato creato per consentire agli stranieri di seguire corsi universitari a tempo pieno negli Stati Uniti. Non permette di iscriversi a programmi di studio part-time. In passato è stato utilizzato più volte per seguire semplici corsi di inglese che, in teoria, avrebbero dovuto essere preparatori per gli studi accademici. Ma che in pratica venivano utilizzati dagli italiani per fare un lungo periodo di vacanze negli USA oppure per cercare lavoro in modo illegittimo.
Giro di vite sugli italiani che abusano dei visti per gli USA
Oggi chiunque si presenti a un consolato chiedendo un visto per frequentare un corso di inglese viene respinto. L’unica eccezione è quando tale corso sia dimostrabilmente integrato in un programma accademico a tempo pieno.
Molti italiani ancora non si rendono conto di questo cambiamento e finiscono invariabilmente per compiere il passo falso. Il rifiuto del visto F1 comporta infatti la cancellazione automatica e permanente dell’ESTA (Electronic System for Travel Authorization).
In pratica la persona viene bandita a tutti gli effetti dal territorio statunitense e non potrà più tornarvi fino a quando non avrà la possibilità di richiedere un visto differente.
Non è di alcun beneficio ripresentare la domanda per il visto F1 a un altro consolato: verrà comunque respinta e a quel punto si avranno due bocciature invece di una.
La gran parte delle persone che cadono in questa trappola seguono un approccio “fai da te”. Contattano personalmente l’università negli Stati Uniti, si fanno rilasciare i documenti necessari per chiedere il visto e compilano la richiesta per conto proprio.
Se avessero consultato prima un esperto, avrebbero potuto evitare l’errore. Purtroppo la legge d’immigrazione statunitense non consente di riparare incidenti di percorso. Il visto negato li accompagnerà quindi per tutta la vita, ogni volta che dovranno fare la domanda di un nuovo visto oppure ogni volta che, avendolo ottenuto. chiedereanno accesso alla frontiera.
Rimedi possibili per i bocciati
L’unico modo che queste persone avranno di tornare negli USA consiste nel chiedere un visto differente partendo da condizioni radicalmente diverse. Un esempio potrebbe essere un visto per visitatori di business (B1) richiesto dall’azienda per cui lavorano. In questo caso l’aziende dovrebbe dimostrare l’effettiva necessità di recarsi negli USA per sviluppare rapporti di collaborazione con aziende statunitensi. Il candidato, da parte sua, dovrebbe dimostrare l’esistenza di forti legami con l’Italia che lo costringano a tornare.
Oltre al lavoro fisso, questi legami possono includere una famiglia (moglie e figli) che rimangono in Italia, case di proprietà, aziende di proprietà, eccetera. Il risultato sarebbe incerto e dipenderebbe in gran parte dalla credibilità della documentazione presentata dall’azienda italiana per cui il candidato lavora e dalla documentazione di supporto eventualmente fornita dalle aziende americane che dovrà visitare.
Un’alternativa più forte sarebbe la richiesta di un visto per imprenditori (E2) dove il candidato chiede il permesso d’investire negli Stati Uniti al fine di avviare un’attività commerciale che possa produrre posti di lavoro per gli americani.
Da escludere invece completamente la richiesta di un visto turistico nel breve termine. Sarebbe percepito come un tentativo d’immigrare illegalmente negli USA. Nel video abbinato a questo articolo spieghiamo più a fondo le sfumature che portano alla bocciatura e come evitarle. In sostanza evitate passi falsi e cercate sempre il consiglio di un esperto prima di compiere qualsiasi passo ufficiale nei confronti delle autorità d’immigrazione statunitense. Evitate invece accuratamente i consigli degli “amici”.
Buongiorno sig Roberto ,volevo chiederle un informazione , ho viaggiato per Usa California con l’Esta prima ad Aprile , per 2settimane poi a giugno per 2 mesi e 6 giorni . Ora vorrei anadare a novembre per altri 2 mesi e mezzo . Volevo chiderla se ora parto a novembre mi crea problemi??
I due primi viaggi sono stati brevi quindi potrebbe starci un terzo viaggio, non è garantito ma potrebbe funzionare. Se però lei dichiara di voler stare 2 mesi e mezzo è molto probabile che la fermino e le facciano domande aggiuntive.
Salve sig Mazzoni. Sono un laureato in Giurisprudenza di 27 anni, pianifico di frequentare un corso di Inglese presso la Columbia University di New York. Sono terrorizzato da quanto apprendo dai suoi video, pur non essendo minimamente intenzionato a rimanere in USA. Il corso di inglese è di durata prestabilita dalla stessa università, supera di poco i 3 mesi e non posso pur volendo richiedere semplicemente l’ESTA. Ho un buon patrimonio familiare dimostrabile, prime esperienze lavorative qui’ in Italia. Vorrei frequentare il corso alla Columbia per migliorare la lingua e per il prestigio che da tale esperienza ne potrebbe conseguire per la mia futura carriera. Potrei avere dei problemi? Sono persino convivente (ho mille motivi per tornare in Italia da poter elencare e dimostrare in vari modi).
Chiedere un visto F1 per un periodo di poco superiore ai 3 mesi credo che sia una strategia pericolosa. Non riesce a impostare un programma di studi un po’ più intenso e corposo? In generale ho notato la tendenza a bocciare le richieste di F1 per corsi d’inglese. Non c’è modo di suddividere il corso in due parti così da riuscire a farlo usando i 90 del Visa Waiver? Magari tornando in Italia per una settimana in mezzo al corso e quindi completandolo nel secondo viaggio?
Come si evince dal link il programma ha un durata che segue il calendario universitario (non posso suddividerlo nè interromperlo)
Spring 2019 (January 22 – May 3).
http://sps.columbia.edu/alp/programs/intensive
Come mi consiglia di procedere?
Salve Sig. Mazzoni,
Sinceremente pensavo fosse abbastanza semplice ottenere un visto F-1 per studiare la lingua inglese presso un college. Le spiego la mia situazione:
Ho 28 anni sono a capo di uno società Srl. Con questa società mi occupo della gestione e sono proprietario di un B&b. E’ chiaro che per il lavoro che faccio a contatto con gli stranieri ho bisogno di una conoscenza totale della lingua inglese per questo ho deciso di fare un corso di 6 mesi negli USA.
Il procedimento è quello che lei critica, ovvero mi sono fatto inviare la documentazione per l’I-20 dal college e sto procedendo per andare a richiedere il visto.
Crede che nella mia particolare situazione dove è chiaro che non ho alcun interesse a rimanere negli USA posso avere negato il visto?
Grazie
E’ difficile a dirsi perché dipenderà moltissimo dal funzionario che esaminerà la sua richiesta. Provo a mettermi nei panni del funzionario che dovrà decidere nell’arco di pochi minuti. E’ chiaro che lei abbia bisogno di studiare la lingua inglese per il suo lavoro. Ma lei non è uno studente né ha intenzione di diventarlo e vedo che preferiscono concedere il visto F1 a studenti che abbiano in programma di seguire studi universitari negli USA. I corsi intensivi di inglese tenuti nei college americani servono proprio a preparare gli studenti stranieri in modo che possano poi seguire le lezioni sulle altre materie. Sulla carta lei ha possibilità di ottenere il visto, ma perché non andare a studiare inglese da qualche altra parte, magari in Inghilterra, dove il visto F1 non è necessario? Purtroppo ci sono stati tanti abusi di questo visto ed è uno dei principali veicoli d’immigrazione illegale, anche dall’Italia, quindi ci stanno attenti e se c’è il minimo dubbio lo negano.
La ringrazio intanto per la risposta.
Ho omesso 2 cose. Ho conseguito pure una laurea in architettura quinquennale e potrei anche pensare di conseguire una sorta di master negli USA (ammetto che non mi dispiacerebbe ma dovrei anche riuscire a organizzarmi con il lavoro qui in Italia), ma in ogni caso ho bisogno di conoscere bene la lingua per farlo.
Inoltre diversi anni fa ho già fatto 2 viaggi studio di inglese in Inghilterra e sinceramente quello Stato non mi rendeva felice come società e come clima portandomi a non concentrarmi bene negli studi.
Ancora ho un terreno di mia proprietà con la concessione edilizia appena evasa per la costruzione di un altro b&b.
Facendo la somma di tutto quello che le ho detto, pensa che il 100% delle possibilità di diniego possano leggermente abbassarsi?
La ringrazio ancora tantissimo per la risposta.
Se indicasse che ha intenzione in futuro di conseguire una laurea negli USA, anche se non ha progetti immediati in tal senso, potrebbe spiegare perché lei non va a studiare inglese in qualche altro posto e perché ha bisogno di un corso intensivo.
D’altro canto non sarebbe perfettamente chiaro se lei sia un imprenditore oppure un futuro studente. La domanda successiva che verrà probabilmente in mente al funzionario, anche se magari non gliela chiederà, è la seguente: “Come fa lei, in quanto imprenditore di un’attività alberghiera, ad allontanarsi per 6 mesi dall’Italia senza risentire un contraccolpo? L’apprendimento della lingua inglese giustifica una simile forzatura? Non sarebbe più semplice per lei imparare l’inglese in Italia?” Se il suo progetto è di migliorare le sue prestazioni in quanto gestore di B&B, lo studio in Italia sarebbe la cosa più sensata. Il business continuerebbe ad andare e lei nel frattempo imparerebbe la lingua. Se invece dimostra che il business può funzionare senza di lei e che lei può benissimo allontanarsi dall’Italia per 6 mesi senza alcuna conseguenza allora forse i legami con l’Italia non sono così forti… Magari vuole andare ad aprire uno o più B&B negli USA senza richiedere un visto E2… Magari una delle sue clienti del B&B è americana e vi siete innamorati e progettate di ricongiungervi utilizzando il passaggio da visto studente ad altro status. Insomma avrei una serie di brutti pensieri che potrebbero portarmi a una decisione drastica. 🙂
Capisco e apprezzo il suo ragionamento. Io spiegherei facilmente che il lavoro più importante in questi casi è quello fatto da dietro al computer e quindi gestione delle prenotazione e comunicazione con gli ospiti che potrò continuare a fare mentre studio inglese. Per un anno non mi creerebbe troppi problemi lasciare la gestione fisica a uno degli addetti.
Capisco in ogni caso che forse questo non basterebbe neanche a motivare tutto.
Le chiedo quindi: avrebbe più senso fare un corso di inglese senza il visto f-1 per 90 giorni mantenendomi dentro le 18 ore settimanali e successivamente magari pensare di chiedere un visto per approfondire i miei studi di architettura in un percorso universitario americano una volta presa piena dimestichezza con l’inglese?
In quella circostanza avrei comunque problemi pur spiegando la mia posizione lavorativa italiana già ben avviata?
Grazie ancora.
Se riesce a usare l’ESTA per il momento sarebbe altamente consigliabile. In futuro si vedrà. Non è possibile fare previsioni in campo d’immigrazione negli USA più avanti di 6 mesi. Le cose cambiano rapidamente e in modo anche importante. In generale, finché l’economia americana resterà forte, sarà sempre più difficile entrare.
Salve Sig. Mazzoni
Lo scorso anno richiesi visto f1 con regolare iscrizione ad un corso di Laurea Biennale presso un College di Philadelphia.
Il visto mi fu negato per ben due volte, oggi leggendo un po’ i commenti e le varie esperienze capisco che non si può più rimediare in alcun modo. Vorrei però chiederle se l esta è bloccata in modalità permanente come ho letto da qualche parte oppure potrei richiederla per futuri viaggi da.turista?
Grazie
Purtroppo l’ESTA è fuori gioco definitivamente per te fino a quando resteranno in vigore le regole attuali.
salve,
mio figlio ha fatto domanda presso il college FIT in Florida. Lo hanno accettato con una scholarship di 12.500 dollari annui. Deve richiedere il visto I20. Sa quanto dura? Deve rinnovarlo in usa o deve tornare in Italia?
L’I20 non è un visto, è semplicemente un documento rilasciato dalla scuola al fine di poter richiedere un visto da studente che si chiama F1. Il visto dura fino al termine del programma di studi presentato.
Salve,
Tra una settimana ho l’intervista per il visto f-1 visto che sono stato accettato in un college america:
1 in italia ho i genitori e mia sorella non ho un lavoro la casa in cui abito è in affito.
2 ho la carta di soggiorno ma ho il passaporto indiano
3 in passato i miei genitori erano andati in america e erano rimasti li 9 mesi facendo una proroga del visto io avevo 7 anni poi pero siamo tornati in italia
Secondo questi dati che ho fornito è probabile che mi accettino il visto?
Grazie per il suo tempo
Lei è già un immigrato in Italia e non ha un lavoro fisso. I suoi genitori a loro volta sono immigrati quindi non hanno necessariamente legami forti con l’Italia. Dipende molto dal tipo di college, dal piano di studi previsto e dalla sua storia come studente in passato. E dipende soprattutto da come la vedrà il funzionario consolare. Non me la sento di darle nessuna previsione, dipenderà tutto da quel che succederà nei pochi minuti dell’intervista.
Buongiorno,
Adesso si che sono preoccupato.
Sono appena stato 2 mesi a New York, con esta. Ci ero già stato ad agosto solo per 5 giorni.
Volevo capire che opportunità di studio, fare una vacanza ecc…
Sono laureato in sc.politiche (laurea magistrale). Vorrei richiedere un visto f1 per frequentare un corso di inglese presso la (kaplan).
La mia domanda è questa: è diventato impossibile ottenere il visto f1 solo per il corso di inglese? Se avessi un foglio che certifica che il corso di inglese mi è utile per il mio lavoro (una azienda che lavora nel settore della carta a livello internazionale) potrebbe aiutare?
In alternativa, tornare in USA con ESTA è possibile o rischio che non mi facciano entrare?
Il visto F1 è per uso scolastico, non per studio aziendale o di lavoro. Dalle informazioni che ricevo dai diretti interessati, non è facile ottenerlo per un corso d’inglese. Può sicuramente tornare negli USA con l’ESTA, ma la possibilità di essere ammesso dipende unicamente dalla guardia di frontiera che giungerà a un giudizio personale basandosi sul numero di viaggi, la loro durata e la distanza tra un viaggio e l’altro. E’ un giudizio molto personale, impossibile da prevedere.
Buongiorno, ho letto il suo blog e vorrei avere maggiori informazioni riguardo il visto F1. Ho 26 anni con una laurea in giurisprudenza. Mi sono appena iscritta a un corso di inglese intensivo presso una scuola a New York per la durata di 4 mesi. Sono in attesa di ricevere I20 da compilare.
Non sono mai stata negli Usa, per cui non hai mai richiesto un visto, nè ho parenti lí.
Sono un po’ preoccupata da quanto letto, soprattutto dall’idea di non poter richiedere neanche un visto Esta in caso di diniego del F1.
Il fatto di non aver mai richiesto un visto ritiene possa giocare a mio favore?
Grazie
No, al contrario. Se lei avesse già richiesto un visto e le fosse già stato concesso ci sarebbe una storia positiva a suo favore. Purtroppo il visto F1 è stato molto abusato, anche dagli italiani, quindi sono più restii a concederlo soprattutto quando non è legato a un effettivo percorso di studi accademico. Quindi la richiesta per il corso d’inglese è a rischio. Non può fare il corso usando l’ESTA? Sarebbe la strategia migliore.
Salve,
Sono entrata negli stati uniti con il visto J1 (au pair) e dopo 2 anni di programma ho deciso di cambiare il mio status a F1 dal paese a causa di impossibilità di ritornare nel mio paese per motivi di tempistiche tra la fine del programma e l inizio della scuola che ho deciso di intraprendere. Ho fatto 3 mesi di scuola di inglese per ottenere la certificazione toefl per entrare in un city college e al momento sto studiando nel city college per ottenere una laurea. Ora, quest’estate voglio tornare a casa per stare con la mia famiglia per tutta la pausa estiva per poi ritornare e riprendere il mio percorso. Ci possono essere grossi problemi per il fatto che ho cambiato il mio status dagli stati uniti? Parlando con l avvocato di immigrazione qui in america, esso mi consiglia di andare in italia e che la mia documentazione è tutta regolare. Cosa ne pensa? che dubbi possono uscire dalla mia storia?
Senta un altro avvocato o magari due. Da quanto ne so, un change of status non è permanente: viene annullato nel preciso istante in cui lei lascia gli Stati Uniti. Questo significa che per rientrare e continuare gli stdudi dovrebbe prima chiedere un visto F1 al consolato.